Le sette intelligenze di Howard Gardner.

7 intelligenzeAdrian Owen ha dimostrato con i suoi studi svolti su più di 100.000 persone, che i test per misurare il quoziente intellettivo sono una “leggenda” da sfatare.

Anche secondo lo psicologo statunitense Howard Gardner non è possibile misurare realmente il quoziente intellettivo di una persona.

Grazie alle sue ricerche ha individuato 7 diverse tipologie di intelligenza.

Ognuno di noi possiede tutte e sette le tipologie ma distribuite in maniera diversa.
C’è chi ne ha sviluppata una o più di una in particolare o chi le ha distribuite più o meno uniformemente.
Ognuna di queste intelligenze può essere alimentata, può crescere e cambiare interagendo con l’ambiente.

Intelligenze Auditive

1 intelligenza linguistica.

Coloro che la possiedono, sanno descrivere a parole, esprimersi, conversare e scrivere.
Conoscono il significato delle parole.
Sono loquaci e hanno la parlantina.
Possiedono l’abilità di imparare lingue.
Bravi poeti, scrittori, oratori, narratori, giornalisti, attori.
Non necessariamente sono chiacchieroni o bilingue.

2 logico matematica

Sanno fare ipotesi, ragionare, valutare, pianificare strategie, manipolare i numeri.
Amano usare la logica, risolvere enigmi, inventare.
Di solito sono appassionati di computer.
Non necessariamente sono orientati solo sulla matemetica.

3 musicale

Possiedono la sensibilità alla melodia e all’armonia.
Sanno percepire, produrre e ricordare la musica facilmente.
Ascoltano sempre la musica, non ne possono fare a meno.
Musicisti, cantanti, compositori.
Di solito suonano uno strumento.
Hanno la capacità di riconoscere e identificare il timbro, tonalità e il volume della voce.
Sanno distinguere i diversi suoni delle automobili.

Visiva

4 intelligenza spaziale.

Sanno creare immagini, schemi, grafici, disegni, cartine, filmati,
Sono in grado di rappresentare il mondo esterno nella mente. Possono immaginare arredamenti con dettagli visivi in tre dimensioni,
riprodurre immagini a memoria. Grandi ossrvatori, sanno orientarsi in una città sconosciuta.
Marinai, piloti di aereo giocatori di scacchi, artisti, scultori architetti, fotografi, grafici, produttori di film.

5 intelligenza naturalistica.

Sanno distinguere nei dettagli l’ambiente, gli animali, le piante, riconoscono le varie specie.
Hanno la capacità di distinguere e percepire dettagli visivi negli oggetti la loro osservazione esterna è acuità.
Trovano le minime differenze in due cose che sembrano perfettamente uguali.

cinestesico

6 corpo cinestesica

Sanno usare il proprio corpo, sfruttare le proprie facoltà atletiche, hanno sensibilità, equilibrio, velocità.

Riconoscono gli altri dal movimento del corpo.
Sanno leggere la comunicazione non verbale, capiscono più dal comportamento che dalle parole.
Hanno manualità, cioè sanno fare le cose manuali, costruire, aggiustare.
Ballerini, coreografi, attori, atleti artigiani, chirurghi, interpreti dei segni.

7 intelligenza interpersonale.

Sanno relazionarsi con gli altri, distinguere le persone, manipolarle.
Sono bravi leader.
Empatici, sensibili ai sentimenti, alle opinioni e agli stati d’animo, sanno comprendere la gente, bravi a interagire con le persone.
Spesso sono, politici, educatori, preti, consulenti manageriali, negoziatori insegnanti, mediatori.
Non sempre sono gentili, educati, etici o umani.

7.1 intelligenza intrapersonale.
Sanno conoscere se stessi, i propri sentimenti, le paure, le emozioni, gli stati d’animo, i valori, i loro obiettivi e i punti di forza.
Conoscono le loro capacità, sanno cosa vogliono.
Lavorano ai servizi sociali, sono poeti terapisti, psicologi, leader spirituali, filosofi.

7.2 intelligenza esistenziale
capacità di rivolgersi grandi interrogativi esistenziali e filosofici.

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Ne sei convinto?

convinzioni

Il nostro bisogno di dare delle risposte a ciò che ci accade fa nascere le nostre credenze.
Cerchiamo delle soluzioni semplici per evitare il dolore e cercare il piacere, così tendiamo a generalizzare.

Se Gino ha mangiato il pane ed è ingrassato e anche Paolo e Luca hanno mangiato il pane e sono ingrassati, significa che mangiare il pane fa ingrassare.

Vi rendete benissimo conto che può esistere una convinzione del genere, anche se non ha un fondamento logico.
Nella retorica queste strane convinzioni vengono chiamate fallacie del ragionamento.

I nostri pensieri creano il modo in cui percepiamo e vediamo  il mondo, noi stessi e gli altri.

Dai pensieri nascono le nostre convinzioni che controllano  le nostre emozioni, le aspettative ed i nostri comportamenti.

Le credenze sono così potenti che possono anche farci ammalare o abbassare le difese immunitarie, possono provocare liti, causare omicidi, o addirittura fare scoppiare guerre.

Le convinzioni sono delle storie che ci raccontiamo, ma non sono la realtà.

Non esistono convinzioni vere o false ma solo limitanti, (cioè negative), che danno sensazioni sgradevoli o potenzianti (quindi positive) che danno sensazioni piacevoli.

Così posso pensare che:

-Andare in palestra è faticoso e noioso oppure andare in palestra mi rilassa e mi fa conoscere persone nuove.
– Sono sfigato con le donne, oppure
sedurre e conquistare è una sfida divertente.
– Ogni cosa che mangio mi finisce sulle cosce, sul sedere e sulla pancia, o posso tenere sotto controllo il mio metabolismo.
-C’è crisi e non possiamo fare altro che tirare i remi in barca, oppure è proprio nei momenti di crisi che nascono le migliori  opportunità.
-Studiare è difficile, o imparare può essere divertente.
-La vita fa schifo, è solo dolore,  o la vita è fatta di momenti difficili che ti fortificano ma è anche bellissima.
-I ragazzi sono tutti stronzi, oppure ci sono ragazzi o ragazze con carattere e personalità diverse, bisogna imparare riconoscerli.
-Non ce la farò mai, o ce la posso fare.
-È difficile cambiare abitudini, o è possibile cambiare.
-Bisogna avere solo fortuna nella vita, o la fortuna te la crei da solo.
-Sono inguardabile, o sono figo.
-Oggi ci annoieremo di sicuro, oppure oggi ci divertiamo e spacchiamo da bestia.
-Se vado a chiederglielo faró una figura di merda, oppure chiedere è sempre lecito.

Quando hai dei buoni propositi, tipo: cerchi di cambiare una brutta abitudine, ti metti a studiare, aumenti la tua autostima, ecco arrivare quella vocina fastidiosa di cui abbiamo parlato nello scorso post che cerca di ostacolati.

Magari inizi a fare una dieta, o ti convinci a chiedere di uscire alla ragazza che ti piace, ma la tua vocina continua ad assillarti con le tue convinzioni astratte, tipo: tanto ho già provato altre volte, non ci riuscirò mai, sto perdendo tempo, è tutto inutile, ecc..
Come pensi che finirà?

Cosa fare per fermare questo autosabotaggio?

-Per prima cosa non cercare di zittire la tua vocina interna, ti arrabbieresti e peggiorerebbe solo la situazione.
Sii consapevole che si tratta solo di una programmazione che ti è stata inculcata, ma che non dice nulla di vero, accetta il tuo dialogo interno ma non ascoltarlo.

-Sapere che è possibile cambiare le tue convinzioni rende già più semplice poterlo fare, così puoi sostituire le tue convinzioni limitanti e i pensieri negativi con quelli potenzianti.

-Aumenta la tua autostima e la fiducia in te stesso.
Visualizzati come vorresti essere.

-Eraclito diceva:”Panta rei”
Lascia scorrere i  pensieri senza giudicarli, così come scorre l’acqua in un fiume.
L’acqua che si ferma nelle anse ristagna e inputridisce, come i pensieri che continui a rimurginare.
Guarda scorrere i tuoi pensieri e lascia che si spengano da soli senza forzarli, vedrai che è più semplice di quello che pensi.

-Impara ad ascoltare attentamente la tua vocina interna, il tono, il volume, il timbro, così ti accorgerai che questa voce non è la tua.
Ora immagina che questa voce appartenga ad una persona di cui non ti sei mai fidato e sai benissimo che dice solo delle vaccate, perciò non vale la pena dargli retta.

-Impara a meditare, a percepire il mondo intorno a te, a dissolvere la  nebbia che non ti consente di vedere le cose come sono realmente, a cancellare la confusione mentale, azzerare  i pensieri, svuotare la mente e osservare il mondo e le sue meraviglie, senza fare nient’altro.

-In estremis, puoi zittire provvisoriamente la chiacchiera mentale compiendo un azione: salta, batti le mani, fai ginnastica, controlla il tuo respiro, ogni azione fisica ti ferma dal fantasticare e ti riporta nella realtà e nel momento presente.

-Se conosci la retorica possiedi un potentissimo metodo per smontare le convinzioni della tua vocina.

-Socrate diceva:  “Conosci te stesso” .Solo la conoscenza di sé e dei propri limiti rende l’uomo sapiente, gli indica la via della virtù e della felicità.

Cos’è il dialogo interno?

vocina

È quella vocina che hai nella testa con cui parli tutto il giorno.
Si, proprio quella che in questo momento ti sta dicendo: ma che dice questo? Sente le voci? Sarà paranoico.
Adesso prova a zittirla per 10 minuti se ci riesci.
Buona fortuna!

Ma perché dovrebbe essere così importante sta vocina?
Il dialogo interno è così potente che ti isola dal mondo.

Questi pensieri possono condizionare la tua visione della realtà.
Sia la PNL che la retorica insegnano che non esiste una verità assoluta, ma esistono molti punti di vista e molti modi di vedere il mondo.

Sai cosa è una profezia che si autoavvera?

Se tu devi fare un esame e sei convinto che finirà male, il tuo inconscio farà di tutto per fare in modo che tu abbia ragione.

Se invece sei ottimista probabilmente affronterai l’esame con energia e motivazione.

Se la tua vocina continuerà a ripeterti che sei un incapace, sei grassa, sei sfigato con le ragazze, ecc….. finirai per crederci e inizierai ad importi dei limiti, a bloccarti, ad evitare di passare all’azione.

“Non posso chiederle di uscire! E’ troppo bella per me!”. “Non ce la farò mai a superare quell’esame.” “Meglio se mi nascondo tanto non piaccio a nessuno.”

La tua vocina deriva dalle tue credenze, che a sua volta influenzano la tua vocina.
Una specie di paradosso.

Cos ‘è una credenza?
Non è un comodino, ma  una sensazione di certezza riguardo qualcosa, quando siamo convinti, sicuri e certi che quella cosa sia così.
Queste convinzioni sono delle basi che ci danno sicurezza, perciò difficilmente le metteremo in dubbio.

Certe convinzioni limitanti ti allontanano dall’essere felice.

Per cambiare e migliorare noi stessi dobbiamo renderci consapevoli di questo dialogo interiore, soprattutto quando è negativo.

Da dove arrivano le credenze?

Dalle nostre esperienze.
Ci sono due tipi di esperienze.
Quelle dirette: “sono stato rifiutato da due ragazze, allora vuol dire che non piaccio a nessuna.”

Quelle indirette, cioè quelle che hai imparato da piccolo osservando i tuoi genitori o mentori, se ad esempio i tuoi genitori sono timidi e riservati probabilmente avrai acquisito questo comportamento.

Altre credenze indirette ti sono state insegnate a casa, a scuola o attraverso i mass media.
Se da piccolo ti continuavano a ripetere che non bisogna chiedere mai niente a nessuno, (perché  altrimenti fai brutta figura) allora ti vergognerai di chiedere spiegazioni.

In pratica siamo stati programmati sin da piccoli.

Devi fare come dico io, non devi fare quello, non toccare, stai attento, ecc…
Così nascono i limiti, le convinzioni negative e impari ad essere un pessimista che può fare ben poco.

D’altronde non  puoi biasimare i tuoi genitori, lo hanno fatto a fin di bene, in parte per tenerti lontano dai guai, ma soprattutto perché a sua volta anche loro sono stati educati allo stesso modo.

Risultato?
Il nostro dialogo interno è negativo, pessimista e depotenziante.

Tu non te ne sei mai reso conto perché non ci hai mai fatto caso e pensi che sia normale.

Continua….  nel prossimo articolo sulle convinzioni.

Cosa è il bullismo?

bullismo

Esistono più modi di fare bullismo.
In modo diretto, cioè minacciando, spaventando o aggredendo fisicamente  la vittima.

O in modo indiretto, attraverso pettegolezzi, calunnie, prendendo in giro pesantemente, o isolando ed escludendo la vittima dal gruppo.

L’adolescente sente il bisogno di essere accolto dal gruppo perché al suo interno si sente forte e protetto, copia il comportamento degli altri compagni per sentirsi accettato, anche se questi a volte agiscono con violenza o vanno contro le regole.
Se non segui i modi di fare del gruppo vieni escluso.
Ad esempio se nel gruppo si fuma, il non fumatore verrà discriminato, (questo spiega anche perché alcuni ragazzi più deboli seguono il bullo).

Perché il bullo si comporta così?

Il bullo di solito è un adolescente che ha passato un’ infanzia difficile, si è identificato in una persona che ha dato un cattivo esempio.
Ha  assistito a scene di violenza, in famiglia, in tv o nei videogame. Prima di diventare carnefice è stato vittima di aggressività fisica o verbale, tende a riportare questo atteggiamento in classe o nel suo ambiente, è una persona debole e insicura, sfoga i suoi sensi di colpa, la sua rabbia e aggressività su una vittima che vuole fare soffrire come ha sofferto lui.

Il bullo sfida l’autorità, cerca la sua indipendenza dalla famiglia, vuole dimostrare la propria forza, agisce senza pensare alle conseguenze.

Il suo comportamento violento nasconde una richiesta di aiuto.

Il bullo di solito sceglie una vittima remissiva abituata a subire e a non reagire per paura, perché pensa che sia più debole di lui, anche se non è detto.
Se trova la vittima ideale che gli permette di lasciarlo sfogare continuerà a perseguitarla.
Questa vittima riceve un trauma  che può avere conseguenze psicologiche come il calo del rendimento scolastico, l’abbassamento dell’autostima,  difficoltà a relazionarsi e diffidenza. Spesso non è in grado di difendersi, ha paura di una vendetta e non denuncia gli episodi di bullismo.

Come dobbiamo comportarci con un bullo?

– Se abbiamo la capacità di farlo possiamo gonfiarlo di botte o rispondere con una battuta sarcastica per dargli una lezione, ma non è detto che risolviamo il problema, perché potrebbe cercare un altro modo per vendicarsi.
Senza contare che passeresti dalla parte del torto e diventeresti tu il bullo.
Inoltre il bullo, essendo pauroso, può portare con sé un’arma (se fosse sicuro di essere forte non ne  avrebbe bisogno) la paura lo rende pericoloso perché preso dal panico potrebbe fare una stupidaggine.

-Se il bullo ti minaccia perché vuole rubare le tue cose,  la cosa più saggia da fare è quella di dargliele.
Poi andrai immediatamente a denunciare l’accaduto a chi di dovere.

-Per sentirsi soddisfatto il bullo vuole far stare male la vittima e fargli provare emozioni negative come pianto, disperazione, paura, panico, rabbia, difficoltà, se non ci riesce si annoierà.
Se ignori le sue provocazioni,
mantieni la calma e ti allontani facendo finta di nulla, molto probabilmente non ti vedrà come una preda.

-Il bullo è insicuro e cerca sempre vittime più deboli di lui per sentirsi più forte.
Se migliori la tua autostima e diventi più sicuro di te difficilmente diventerai una vittima del bullismo. Chi è sicuro di sé sa dirgli di no e  risponde con tono fermo e deciso, non è succube del bullo.

-Se vedi il bullo in lontananza cambia strada senza dare l’impressione di stare scappando,
evita ogni possibilità di contatto e incontro, resta impassibile.
Tu sei più intelligente del bullo.
Scappare non significa essere vigliacchi.

-Stai sempre in gruppo, meglio se ci sono adulti, ed evita i luoghi isolati. Il bullo è debole e insicuro cercherà di provocarti quando sei da solo.

– Parlane con i tuoi genitori, amici, compagni di scuola, insegnanti o preside, per farti aiutare a trovare una soluzione. In caso di violenza fisica, rivolgiti alle forze dell’ordine.

-Dagli ragione su ogni cosa.
Se cerca di offenderti ridi e rispondi: “bella questa battuta!” Cerca di ironizzare su te stesso per primo  sui tuoi difetti, sii spontaneo, si troverà spiazzato perché non riuscirà a farti soffrire.
Se capisce che non hai paura e non ti offendi non troverà nessun divertimento né soddisfazione e nessuno sfogo in te e ti lascerà perdere.

-Scrivi su un diario quello che ti è accaduto per ricordare i dettagli e  per sfogarti.
Quando avrai risolto il problema lo brucerai: è un modo efficace per liberati dai brutti ricordi.
Un altro modo per sfogare la tua rabbia e frustrazione è parlarne con gli altri.

-In caso di ulteriore aiuto esistono dei numeri verdi: non esitare a chiamarli.
Per i genovesi come me è utile sapere che i numeri sono gratuiti.
Telefono Azzurro 196.96 e la chat è attiva ogni giorno 24 ore su 24.
Numero verde del ministero dell’Istruzione 800669696.

Cos’è l’autostima?

autostimai

L’autostima è la differenza tra come ti valuti e come vorresti essere: più queste coincidono più hai un’alta autostima.
Quando  quello che credi di essere, quello che credi di dover essere,
quello che vuoi essere non coincidono con quello che sei nascono i problemi.
Se vuoi essere popolare ma hai pochi amici soffrirai.
Ma nella realtà tu non sei quello che pensi di essere.

Cosa succede se ho una autostima bassa?

Penso di non valere e di non essere interessante, quando sono con altre persone sto seduto in un angolo in silenzio.
Non ho fiducia in me stesso e nel mondo, non riesco a capirmi, non so chi sono, cosa desidero, non ho obbiettivi e non faccio progetti, reagisco di impulso, non mi prendo responsabilità, non so farmi valere, cerco il consenso e l’approvazione degli altri, non so esprimere la mia creatività, non prendo iniziative e non rischio, assecondo i desideri e le esigenze degli altri a spese delle mie, non voglio risultare antipatico alla gente, evito di discutere, posso sentirmi amato ma non mi voglio bene e non mi sento degno di amore.
Mi sento inadeguato, in colpa, demotivato, minacciato, provo disprezzo rabbia e paura, sono infelice.

Cosa succede se ho un’autostima alta?

Mi sento bene con me stesso e sono positivo, credo di valere, sono sicuro di poter raggiungere i miei obbiettivi, mi sento simpatico e accettato dagli altri, perciò mi lancio nelle attività, dico la mia opinione, partecipo alle conversazioni senza paura di essere criticato, accetto le critiche come suggerimenti, in questo modo gli altri parlano volentieri con me perchè sanno che sono una persona che vale la pena conoscere.
Non sto a sentire cosa pensano gli altri di me, affronto le sfide con facilità, sono ambizioso, fiero di me e so che non verrò rifiutato.
Attenzione! Se la mia autostima è troppo alta divento narcisista ed egoista.

Cosa forma la nostra autostima?

Sin da bambini siamo stati condizionati dagli  stimoli esterni.
Dall’ambiente in cui abbiamo vissuto, da come siamo stati educati a comportarci e a comunicare, da chi abbiamo scelto come modello da seguire, (di solito un genitore, ma non sempre), attraverso le critiche, i giudizi e i consigli che riceviamo dagli altri, gli elogi e le attenzioni, le punizioni, i valori che ci hanno trasmesso, l’affetto dei nostri genitori e le loro aspettative nei nostri confronti, se ci hanno permesso di  provare e manifestare i nostri sentimenti e le nostre emozioni, le competizioni con i fratelli, le frustrazioni, i sensi di colpa, le valutazioni scolastiche, il confronto con gli altri, gli standard che ci impongono, se il nostro aspetto fisico e quello estetico o le performance atletiche non ci soddisfano e da quanto pretendiamo da noi stessi a prescindere dal successo ottenuto.

Le convinzioni possono cambiare il modo di vedere le cose, se per esempio una persona che ti piace guarda verso di te e sorride puoi pensare che stia ridendo di te, oppure che ti sorrida perche gli piaci, ma in realtà magari questa persona stava osservando una scena buffa dietro di te.

L’autostima si può cambiare!

-Devi imparare ad amare una persona speciale “TE STESSO”.
-Tutti abbiamo paura di qualcosa, non sei l’unico, affronta le tue paure poco alla volta come se dovessi immunizzarti ad un veleno, inizia con i problemi più piccoli.
-Impara a conoscerti meglio, apprezzare le tue qualità, potenzialità, competenze, accetta i tuoi difetti e i limiti, fregatene del giudizio degli altri, quello è un problema loro.
-Con l’esercizio, la conoscenza e la consapevolezza potrai affrontare ogni avversità che la vita ti impone.
-Abbandona la paura di sperimentare, imparare, capire e conoscere il mondo, socializzare e parlare con gli altri.
-Ricorda che sbagliare non è grave ma è fondamentale per imparare qualcosa di nuovo.
-Abbi fiducia fiducia in te e nelle tue capacità, fatti valere, sii coerente responsabile e trova uno scopo nella tua vita.
-MEDITA ! esci da una realtà fasulla.
-Fai attenzione a queste tre allucinazioni:
Non fare delle cose solo per farti approvare dagli altri.
Non sentirti bene solo quando riesci a raggiungere un obiettivo.
Non fare paragoni con gli altri.
-Siamo tutti diversi è assurdo sentirsi inferiori o superiori.

– SEI MERAVIGLIOSAMENTE UNICO.

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