Gli attributi fondamentali nello sport.

attributi

Le scienze motorie non sono solo un attivita scolastica, possono essere utili anche come preparazione al mondo del lavoro siccome molti mestieri sono legati allo sport.

Essendo ormai da molti anni appassionato ed esperto di arti marziali ho assorbito non poca esperienza in questo campo e posso affermare che gli attributi sono caratteristiche fondamentali in ogni sport e differenziano le potenzialità di ogni atleta.

Ora andremo a distinguere i vari attributi; questa lezione mi è stata insegnata da un grande maestro di arti marziali “Burton Richardson”.

1) Salute: Senza salute non siamo in grado di fare nulla.

Quando siamo ammalati o feriti non riusciamo nemmeno a reggere la metà dei pesi che reggiamo di solito.

2) Attitudine: la grinta, lo stato d’animo del vincitore, sicuro di sè, calmo, rilassato e a suo agio, sa controllare le emozioni.

La paura può renderti rigido, la rabbia poco lucido e concentrato, la tristezza demotivato, la troppa sicurezza può renderti frivolo e lento; anche il rilassamento è importante, se sono teso perderò facilmente attributi come velocità, ed equilibrio,

3)Tempismo: è l’abilità di muoversi nel giusto tempo, se il mio tempismo è sbagliato arrriverò troppo presto o troppo tardi è più importante il momento in cui agisco della mia velocità.

Il tempismo è la capacità di scegliere il momento giusto per agire, viene individuato istintivamente o provocato. Il tempismo è un attributo più psicologico che atletico.

4) Fluidità: quando siamo in gioco non sappiamo cosa sta per accadere ma dobbiamo adattarci alla situazione e fluire, non farsi sorprendere o trovarsi impreparati.

Fluire è cambiare e adattare la tecnica a seconda dell’occasione al fine di raggiungere l’obiettivo.

5) Precisione: l’esattezza nel proiettare la forza, consiste in movimenti controllati che debbono essere eseguiti col minimo sforzo possibile. Si può acquistare precisione solo con l’esercizio.

6) La velocità: comprende il tempo di coscienza (percezione) e il tempo di reazione.

Per migliorare la velocità di esecuzione è essenziale rilassamento muscolare, scatto, mobilità, ma soprattutto economia dei movimenti.

L’azione di frusta o molla che scatta del corpo umano proiettato o lanciato è un fenomeno degno di nota.

7) Potenza: è tutta l’energia che riusciamo a trasferire dal nostro corpo.

E’ potente non l’atleta forte, ma quello che sa usare la forza con rapidità, poichè la potenza è il prodotto della forza per la velocità. Una buona forma permette di fornire buone prestazioni con il minimo dispendio di energia ed imprimere la maggiore energia al movimento.

8) Coordinazione: è la capacità di mettere in armonia ogni parte alta o bassa del corpo.

Si acquisisce la capacità di coordinare i movimenti addestrando il sistema nervoso, non i muscoli. L’atleta ben coordinato non è goffo ma si muove con grazia e fluidità, convinto di quel che fa.

9) Sensibilità: la sensibilità visiva è la percezione di ciò che sta per accadere, senza questa non potete fare nulla, questa si aquisisce, non è innata; dipende dall’ attenzione e dall’istinto .

La sensibilità tattile o cinestetica ti fa percepire il movimento.

Sentirsi in una posizione stabile e in equilibrio, avvertire lo squilibrio e le contrazioni o il rilassamento.

In alcune arti marziali la sensibilità viene utilizzata per sfruttare la forza dell’avversario e rivolgerla contro di esso.

10) Ritmo: per muoversi in modo sciolto è opportuno conoscere il proprio ritmo.

11) Conoscenza: La conoscenza è tutto e serve in tutti i campi della vita, saper fare e saper fare in molti modi, conoscere molte tecniche, avere più istruttori, allenarsi con diversi avversari per scambiare conoscenze.

Naturalmente deve essere unita alla pratica.

12) Esperienza: possiamo aver letto 1000 libri sul nuoto, ma se non siamo mai entrati in acqua non sappiamo nuotare.

Posso studiare a memoria la teoria ma quando ho ache fare con la realtà delle cose rischio di sbattere contro un muro, non basta la tecnica forse devo provare a cambiare qualcosa a fare qualcosa di diverso, c’è qualcosa che non faccio giusto o che non va bene per me.

Se non avete mai avuto un esperienza diretta è difficile essere efficaci, non avete confidenza e questa la troverete nella pratica.

13) Resistenza: è piuttosto individuale e dipende anche dall’allenamento; c’è chi non fa una piega ai colpi più duri e c’è chi sviene dopo aver preso uno schiaffetto.

Può essere anche una condizione psicologica, la convinzione di essere resistenti spesso rende le persone più abili ad affrontare un colpo e questo vale anche nella vita per affrontare i problemi quotidiani. E’ importante anche essere resilienti e sapersi rialzare dopo un brutto colpo (in psicologia la resilienza viene vista come la capacità dell’uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente.

14) Equilibrio: mentale, emozionale e fisico (allineamento appropriato del corpo).

Se l’atleta non è costantemente in equilibrio non può essere efficente.

Si raggiunge l’equilibrio solo allineando il corpo in modo adeguato.

Bisogna cercare l’equilibrio muovendosi, non restando fermi.

Devi poter sentire quando hai un atteggiamento equilibrato.

Avverti la differenza fra una posizione bilanciata e una posizione non bilanciata

15) Capacità di durata (fiato): per sviluppare questo attributo sono necessarie molte ore di allenamento, se non viene coltivato di continuo scompare rapidamente.

16) Agilità: scioltezza, elasticità, brillantezza. flessibilità, mobilità fisica.

Tutti gli attributi sono intrecciati tra loro anche se ogni sport o arte marziale cerca di sottolinearne uno in particolare, messi insieme fanno sfruttare al massimo le capacità dell’ individuo.

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