Funzionano le tecniche di lettura veloce o di apprendimento veloce?

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In cosa consistono questi corsi di lettura veloce?

Esistono vari metodi di studio veloce ma non aspettatevi un miracolo, non ci insegnano a studiare a memoria un libro di scuola in dieci minuti per poi poter andare a cazzeggiare tutto il giorno su facebook, anzi per imparare la lettura veloce ci vuole molto tempo e molto impegno.

Non esiste un metodo che funziona per tutti, devi provare quale è meglio per te, inoltre a seconda della materia si segue un procedimento diverso.

Vi elenco alcuni consigli e metodi che vengono insegnati in questi corsi.

1 Segui le parole che stai leggendo con il tuo dito spostandolo velocemente, non devi leggere tutto anzi salta le parole corte e le cognizioni ma solo se è un argomento che già conosci.

2 Controlla che l’ambiente dove leggi sia bene illuminato.

3 Trova una posizione comoda ma che non ti faccia addormentare.

4 Evita rumori e distrazioni.

5 Fai una cosa alla volta.

6 Non leggere quando sei stanco, quando sei più concentrato rendi molto di più.

7 Fai delle pause regolari.

8 Leggi il testo ad alta voce.

9 Allenati a leggere molto, arricchendo anche il tuo vocabolario.

10 Usa tecniche di rilassamento, quando sei nervoso, agitato o stressato non riesci a memorizzare.

11 Medita…. se elimini la chiacchiera mentale riesci a concentrati di più.(Cos’è la chiacchiera mentale? È quella vocina nella tua mente che ti ha appena detto ma che cavolo sta scrivendo questo?)

12 Associa le parole alle azioni.


13 Visualizza singolarmente le azioni nella tua mente.

14 Amplia il campo visivo, allena gli occhi a cogliere con uno sguardo prima una parola, poi più di una, fino a comprendere il significato di 2-3 righe contemporaneamente (sia in senso orizzontale che verticale).

15 Aumenta la concentrazione usando la mindfulness (o consapevolezza).

Ricorda che non basta acquistare un corso di lettura veloce, ma ci vuole esercizio per assimilare questa capacità.

Non puoi imparare a nuotare leggendo 100 libri sul nuoto se non sei mai entrato in acqua.

Solo con la pratica dopo aver letto centinaia di libri acquisirai destrezza nella lettura veloce.

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A cosa serve studiare la grammatica?

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La grammatica serve a scomporre una frase; suddivide le parole in categorie, queste vengono analizzate una ad una e catalogate in base alla loro funzione.

Ma a cosa serve questo sbattimento di marroni?
Se non hai assorbito appieno il funzionamento del linguaggio rischi di non capire quando ti trovi di fronte ad un argomento complesso.
“Capire una frase è cogliere l’insieme di connessioni che uniscono le varie parole”
(Lucien Tesnière).
Mi dirai: “Ma a me che importa! Tanto da grande voglio andare a fare il minatore o la cassiera al supermercato”.
Comunicare è semplice e naturale,  possiamo farlo usando i gesti, le espressioni, gli sguardi, il linguaggio non verbale o il più recente linguaggio SMS, l’importante è  farsi capire, posso fare benissimo a meno della grammatica.

Se invece fai un lavoro dove comunicare efficacemente con gli altri è indispensabile, allora le cose cambiano; anche se devi imparare un’ altra lingua sei sicuramente avvantaggiato se sai già come è strutturato il linguaggio.
Se  fai un lavoro a contatto con il pubblico devi saper comprendere appieno ciò che vogliono dirti e saper farti capire semplicemente.

Non tutti comunichiamo allo stesso modo, c’è chi è più forbito e chi più grezzo.
La maggior parte dei litigi è dovuta ad incomprensioni e fraintendimenti.
Proviamo a leggere questa frase: Pierino dice, il professore è ignorante.
Ora spostiamo la virgola e rileggiamo la frase:
Pierino, dice il professore è ignorante.
Come potete vedere, solo spostando una virgola la frase cambia completamente di significato.
Per comprendere appieno una frase dobbiamo fare un’analisi, conoscere il significato delle parole magari con l’aiuto di un dizionario. Per poterlo fare, abbiamo bisogno di comprendere il compito che ogni parola svolge all’interno della frase.

Le parole sono collegate dalla grammatica: una parola può avere diversi significati, è necessario conoscere la sua funzione corretta in base al contesto in cui la usi.
Se non hai chiaro il significato delle parole e la loro funzione grammaticale, non potrai mai comprendere completamente il concetto contenuto in una frase e non riuscirai ad applicarlo in una tua frase.
Spesso siamo vittime di fraintendimento perche crediamo di aver capito una frase.
Chi di voi conosce il significato delle parole “espressione” o “equazione” e sa spiegarmi la loro funzione grammaticale?
Se non sai il significato di queste parole potresti avere difficoltà in matematica.
La grammatica e la letteratura sono solo una parte del linguaggio.

Esiste anche un lato occulto del linguaggio che a scuola non ti insegneranno MAI!!!
Le parole possono compiere delle magie!
Esiste un linguaggio ipnotico che può convincere, persuadere e guidare la gente.
Un linguaggio carismatico, che ti permette di sedurre le persone.
Esiste la retorica che ti permette di difenderti da un’ accusa o da un’ aggressione verbale ma anche di rigirare una situazione a tuo favore.
Questi metodi di comunicazione sono molto potenti e nelle mani sbagliate possono essere armi molto pericolose.
Chi li conosce vuole tenerli per se per non perdere il vantaggio sugli altri.
Le parole possono essere usate a fin di bene: per guarire, consolare, aiutare, divertire, far reagire, far capire e far provare intense emozioni.

Ma possono anche essere usate per fare del male: mettere dubbi, insicurezze, far provare emozioni come invidia, paura, rabbia, dolore, far provocare liti e scatenare guerre.

Socrate insegnava la retorica e la maieutica nelle scuole del popolo e per questo è stato costretto a suicidarsi.
Ma di questo magari te ne parlerò in qualche altro post, anche perché non voglio mica fare la fine di Socrate.

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Resistenza o Resilienza?

 

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Resistere significa opporsi, contrapporsi, combattere stringendo i denti tenendo duro per non farsi schiacciare, lottare contro il cambiamento e rischiare di deformarsi o rompersi, il classico mi spezzo ma non mi piego.

Mentre resiliere significa rialzarsi dopo essere caduti, riprendersi dai traumi, affrontare e superare le avversità della vita, accettare il dolore per diventare più forti.

Il classico mi piego ma non mi spezzo.
Ma qui piegarsi non significa arrendersi o sottomettersi ma adattarsi al cambiamento, allo stress, alle nuove situazioni trovando una soluzione positiva agli eventi traumatici, riorganizzarsi in modo positivo quando ti trovi nei guai, fronteggiare efficacemente gli avvenimenti dolorosi, capire i problemi e riuscire a controllarli.

È importante imparare ad essere resilienti per affrontare le difficoltà, non solo nello studio ma anche in un altra scuola.
La scuola della vita.

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Perchè dimentichiamo ciò che abbiamo studiato?

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Come spiega il saggista Gianni Golfera ci sono quattro condizioni da soddisfare per poter registrare qualcosa nella nostra memoria a lungo termine:

– esagerazione.
– movimento.
– associazioni insolite.
– coinvolgimento emotivo.

Se chiedo ad un adulto nato prima del 1990 cosa stava facendo l’undici settembre del 2001 intorno alle ore 14.05 se lo ricorderà sicuramente, perché la sua memoria ha soddisfatto tutte e queste quattro condizioni.

Esagerazione
Restiamo colpiti quando ci troviamo davanti a qualcosa di sproporzionato.
Un grattacielo altissimo, un ponte lunghissimo, una persona esageratamente obesa o esageratamente piccola, insomma molto fuori dal comune.

Movimento
Per percepire i pericoli la nostra attenzione viene stimolata di più dagli oggetti in movimento.
Tra due cantanti quello che balla attira di più l’attenzione di quello che sta fermo.

Associazioni insolite
Quando un ‘ immagine o una situazione risulta strana, anomala.
Una persona che cammina sull’acqua o che mangia del vetro.

Coinvolgimento emotivo
Quando provi un’ emozione forte i tuoi ricordi si fissano facilmente.
Uno spavento, un incidente, un esame scolastico importante, difficilmente questi ricordi vengono dimenticati.

Quando studio la storia ad esempio posso immergermi nel racconto, esagerare le situazioni, creare dei filmati in movimento con avvenimenti strani e farmi coinvolgere emotivamente.

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