Siamo tutti pazzi?

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Ognuno (in base alla propria storia) ha il suo punto di vista e si crea una visione del mondo in cui vive, cioè cosa è vero, giusto e sbagliato secondo lui, una sua mappa del mondo, ma una mappa non è il mondo.
Ci sono miliardi di punti di vista differenti, tanti quante la persone viventi, tantissime realtà diverse tra loro, ma nessuno puo conoscere la verità assoluta.

Esistono però degli stereotipi di massa che seguono una cultura e una civiltà specifica.
Per una persona di civiltà occidentale può sembrare strano vedere un monaco buddista rifiutare le cose materiali, meditare tutto il giorno e vivere felice con l’essenziale: “è sicuramente un pazzo!”

Dall’altra parte il monaco vede l’occidentale triste perché lavora tutto il giorno per pagare le rate dell’auto che gli serve per andare a lavorare, o che si rovina la salute per risparmiare dei soldi che spenderà per tentare di recuperarla un domani, o peggio li conserva per goderseli in vecchiaia cioè quando non non avrà più le facoltà per goderseli, il monaco penserà: “questo è sicuramente pazzo”.

Siamo convinti che chi è pazzo è perché ha subito un trauma fisico o psicologico.
Chi non ha mai fatto una pazzia per amore o per un ideale?

Il “pazzo” è colui che fa o dice quello che per lui è vero ma diverso da cosa esige la comunità in cui vive, è chi esce dal mondo “reale” e se ne crea uno suo totalmente diverso dove vive e a volte si crea anche delle visioni paranoiche.
Ma qui dobbiamo fermarci un attimo e chiederci:  il nostro mondo che ci hanno proposto finora è reale?
Chi è “pazzo” non sa di esserlo, soprattutto se si conforma agli altri e pensa di essere normale, come ad esempio chi è nato in una comunità di cannibali o di nudisti a noi può sembrare piuttosto strano.

Anche chi non vuole esprimere le sue idee per paura di non essere accettato dalla massa non è forse un pazzo?

Non possiamo considerare pazzo chi ha vissuto una realtà diversa dalla nostra.
Come poteva capire quel soldato che non sapeva che la guerra fosse finita e continuava ad uccidere i nemici (come gli erastato ordinato); perché è stato arrestato di pluriomicidio quando sino a pochi giorni prima gli davano delle medaglie per uccidere delle persone?

In questi tempi pensare con la propria testa è considerato sintomo di follia, chi non si conforma ai modelli di pensiero, parola e azione, della maggioranza, chi è diverso dagli altri è pazzo.

Spesso capita che le migliori idee che hanno avuto successo sono le invenzioni di chi prima è stato considerato un “pazzo visionario”, il classico genio incapace di comunicare le proprie idee, come se parlasse una lingua a noi sconosciuta.

A mio parere esistono due tipi di persone: quelle che sanno di essere  pazze ma fingono di essere normali e quelle che invece sono solo convinte di essere normali.

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