Per prima cosa bisogna distinguere la differenza tra hardware e software.
Soft in inglese significa soffice, infatti il software è tutto ciò che non puoi toccare, quindi il sistema operativo, i programmi i giochi, ecc…
Hard in inglese si traduce con duro, con l’hardware intendiamo i componenti che possiamo toccare fisicamente.
Per spiegare come funziona un computer mi piace usare la metafora del ristorante.
Per prima cosa se vogliamo aprire un ristorante abbiamo bisogno di un locale (una struttura con delle mura), nel PC (personal computer) il contenitore viene chiamato case.
Il nostro ristorante per funzionare deve avere un impianto idrico per fare arrivare l’acqua e uno scarico fognario, un impianto elettrico, di areazione, luce, gas e telefono, delle prese elettriche distribuite sui muri.
Tutto questo impianto sul PC viene chiamato scheda madre.
Alla scheda madre viene collegato l’hardware, che corrisponde agli elettrodomestici, forni, cucine, frigoriferi, luci e condizionatori; nel PC troveremo: hard disk, ram, masterizzatore, ecc.. che ora vedremo.
Quello che interessa a noi di un computer in fondo è il software, cosi come al ristorante ci andiamo per mangiare il cibo; qui il cibo viene conservato dentro a grandi frigoriferi oppure nelle cantine, nel nostro computer il software viene scritto e conservato dentro all’hard disk, qui può venire immesso o prelevato quando serve.
Nel PC il compito di portare avanti indietro i dati a destinazione spetta al processore; come fa il cameriere al ristorante con le portate.
Se il tuo processore è vecchio (come un cameriere anziano che non può correre tra i tavoli) anche il tuo computer sarà lento ad aprire i tuoi programmi (specie quando c’è molto lavoro), mentre se è giovane o ne hai più di uno il PC sarà più veloce.
La memoria RAM e paragonabile ad un carrello che il cameriere si porta dietro dove tiene le cose che servono di più, le posate, i piatti, i tovaglioli, i dessert, perciò il processore non dovrà correre avanti e indietro a prendere una forchetta ogni volta che viene chiesta, ma ce l’avrà pronta nel suo carrello a portata di mano, ovviamente più è grande il carrello più roba hai a disposizione, più RAM hai più applicazioni aperte riesce a gestire il processore.
Il processore parla una sola lingua, tutti i dati all’interno del nostro PC (il software) sono in formato digitale, cioè composti da sequenze binarie di numeri.
Sarà un po difficile comunicare con lui, infatti abbiamo bisogno di un software che ci faccia da interprete e ci permetta di interagire attraverso a delle finestre e dei comandi.
Questo software si chiama sistema operativo, ne esistono diversi come windows, android, mac, linux, ecc…
Il sistema operativo possiamo paragonarlo al nostro cuoco è un componente indispensabile, gestisce il cibo (software) e lo trasforma in gustosi manicaretti.
Grazie al sistema operativo possiamo installare programmi e giochi nel’hard disk del nostro PC o smartphone.
Il resto dell’hardware si divide in componenti in ingresso e in uscita.
I componenti in uscita trasformano i comandi digitali in analogici, cioè segnali che seguono delle modulazioni con una frequenza variabile.
La scheda video serve a trasformare i dati digitali in impulsi elettrici analogici che il monitor trasformerà in segnali luminosi visibili al nostro occhio.
La scheda audio fa più o meno la stessa cosa, trasforma i comandi digitali in segnali analogici, degli impulsi elettrici che vengono inviati alle nostre casse, da qui vengono ancora trasformati in suoni e musica.
Anche la stampante è un altro componente in uscita.
I componenti in ingresso invece trasformano ogni segnale analogico in digitale, la tastiera e il mouse ci permettono di interagire con il computer trasformando ogni nostra azione in informazioni per il nostro PC.
Lo scanner trasforma le immagini scannerizzate in dati digitali comprensibili al nostro PC.
La scheda di acquisizione fa il lavoro contrario della scheda video, cioè converte dei video analogici in formato digitale.
Sarà ma a me ogni volta che uso questa metafora mi viene una fame!
Ora vi lascio e vado a farmi uno spuntino.